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I magneti e la distanza di sicurezza consigliata

I magneti esercitano influenze diverse sui dispositivi: alcuni dispositivi ne risultano gravemente danneggiati, mentre altri possono essere temporaneamente disturbati. Molti dei seguenti prodotti sono diventati parte integrante della nostra vita. Li usiamo quotidianamente ed è utile sapere quali di essi sono sensibili ai campi magnetici, come ad esempio ai magneti permanenti, per prevenire la perdita involontaria di dati o altri danni funzionali.

Apparecchi acustici, pacemaker e campi magnetici

I componenti degli apparecchi acustici, ad esempio gli altoparlanti, possono risultare danneggiati da un’intensità del campo magnetico di 200 m Tesla. Anche i punti di forza di 20m Tesla possono implicare alterazioni che influiscono negativamente sulla funzionalità. Si consiglia di mantenere un’ adeguata distanza di sicurezza.
I pacemaker sono sensibili ai magneti ed i medici vi ricorrono per eseguire variazioni di frequenza e controlli durante alcuni cicli. Una volta rimosso il magnete, il pacemaker continua a funzionare normalmente. Non si può tuttavia realizzare una valutazione generale, poiché esistono produttori diversi, modelli nuovi e meno recenti. In ogni caso, è più sicuro tenersi a distanza da forti campi magnetici. In caso di dubbio è opportuno contattare il produttore del pacemaker. Ancora una volta, è consigliabile mantenere una distanza di sicurezza adeguata.

Strisce magnetiche su carte e campi magnetici

Le strisce magnetiche sono rivestite con un ossido di metallo magnetico. Le si trova sulle carte di plastica che quasi tutti portano con sé quotidianamente nel portafogli. Data l’ampia gamma di carte esistenti e di dati sensibili da proteggere, esistono due tipologie qualitative: l’alta coercitività (alta qualità) e la bassa coercitività (qualità inferiore).
La variante di alta qualità viene ad esempio utilizzata per le carte di credito e di debito. I dati possono essere cancellati solo con una forza magnetica di 0,4 Tesla, anche se possono già subire danni parziali con solo un terzo della forza. Poiché in questo caso le carte magnetiche non possono più essere lette correttamente, solo un'intensità di campo coercitiva di 40 m Tesla, ovvero il 10% di 0,4 Tesla, è in grado di garantire la sicurezza assoluta.

La variante più economica di bassa coercitività si trova, ad esempio, nei biglietti cartacei utilizzati nei parcheggi o come biglietti di accesso. Le strisce magnetiche sono di colore marrone chiaro e molto più sensibili rispetto alla versione di alta qualità. Anche un'intensità di campo magnetico coercitivo di 30 m Tesla è sufficiente per smagnetizzare la banda magnetica e danneggiare permanentemente i dati. I punti di forza inferiori a 3 milioni di Tesla forniscono protezione da eventuali danni ai dati memorizzati.

Orologi meccanici e campi magnetici

Gli orologi meccanici moderni sono considerati anti-magnetici e sono fabbricati in conformità dello standard internazionale ISO 764, che corrisponde allo standard tedesco DIN 8309. Questo standard definisce la resistenza degli orologi ai magneti. I campi magnetici possono influenzare alcuni elementi dell'orologio meccanico, come la molla elicoidale. In accordo con lo standard, gli orologi antimagnetici, anche se esposti a un campo magnetico di 6 m Tesla, possono sfasarsi per un massimo di 30 secondi ogni 24 ore. Tuttavia, alcuni produttori di orologi offrono modelli di orologi molto meno sensibili.
Per gli orologi non anti-magnetici non è possibile specificare una distanza di sicurezza definita. La posizione più sicura per un orologio non anti-magnetico è di circa 0,05 m Tesla. Ciò corrisponde al campo magnetico naturale della terra. Se un orologio al quarzo analogico viene esposto a un forte campo magnetico, il motore dell'orologio potrebbe accelerare o rallentare o addirittura arrestarsi del tutto. Una volta rimosso il magnete e reimpostata l’ora, un orologio al quarzo generalmente tornerà a funzionare come prima.

Smartphone o tablet e campi magnetici

Smartphone, tablet, fotocamere digitali e beni di consumo simili incorporano, generalmente, parti meccaniche ed altoparlanti che possono essere disturbati da magneti molto forti. I dati memorizzati, invece, sono al riparo dai campi magnetici. In caso di dubbio si consiglia di mantenere i propri dispositivi elettronici lontano da forti campi magnetici.

Memoria USB, dischi rigidi e campi magnetici

I campi magnetici non compromettono in modo alcuno i dati memorizzati sulle chiavette USB. Lo stesso vale per i dati su CD e DVD.
I dischi rigidi possono essere danneggiati da un campo magnetico solo in determinate circostanze, ovvero quando si avvicina il disco rigido ad un magnete molto forte. Affinché questo accada, ad ogni modo, dovrebbe essere stato prima rimosso il coperchio del disco rigido.

Chiavi della macchina e campi magnetici

Le chiavi dell'auto e la tecnologia in esse incorporata non subiscono danno alcuno a contatto con un magnete statico.

Conclusione

In sintesi, i magneti non comportano rischio alcuno per i dati memorizzati su telefoni cellulari, tablet e fotocamere digitali. Inoltre, non compromettono in modo alcuno le chiavi delle automobili, chiavette USB e dischi rigidi, sempre che non vengano sottoposti a manipolazione. È tuttavia necessario agire con cautela quando si ha a che fare con pacemaker, apparecchi acustici e orologi.

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