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Qual è la differenza tra un magnete permanente e un elettromagnete?

Prima di spiegare le differenze tra un magnete permanente e un elettromagnete, è necessario definire in cosa consiste ciascuno di essi e come forniscono la loro capacità di magnetizzare.

Bisogna tener presente che in un elettromagnete il campo magnetico è prodotto dalla corrente che finisce per rinforzare il nucleo di ferro. Per questo, quando la corrente elettrica che applichiamo al nucleo viene disconnessa, si perde la forza per poter magnetizzare. Un elettromagnete non è altro che un magnete il cui campo magnetico è prodotto dal passaggio di corrente elettrica. Il suo comportamento è molto simile a quello di un magnete permanente, con la differenza che l’intensità può essere controllata, aumentata e diminuita, variando l'intensità della corrente elettrica che circola. Al termine della circolazione della corrente, scollegandola, il magnetismo scompare.

Il magnete permanente non dipende dalla corrente elettrica per il suo funzionamento e per fornire il magnetismo. Questo tipo di magnete è composto da un materiale ferromagnetico che viene magnetizzato con il campo magnetico esterno. La capacità magnetizzante continua anche molto tempo dopo che non è in contatto con il campo magnetico esterno.

In una società tecnologica, dove ogni giorno sono necessari nuovi progressi per nuove applicazioni, i materiali magnetici svolgono un ruolo molto importante. L'uso di magneti permanenti o elettromagneti dipenderà dai vantaggi o dagli svantaggi che presentano.

Vantaggi e svantaggi dei magneti permanenti

Questo tipo di magneti non necessitano di alimentazione per la produzione di un campo magnetico. Non dovendo avere elettricità, è possibile realizzare magneti permanenti di diverse dimensioni, perciò è possibile realizzare magneti di dimensioni minime che possano adattarsi a piccoli dispositivi.

Questo tipo di magnete non produce campi magnetici a determinate temperature, perciò non può essere utilizzato per dispositivi che possono scaldarsi eccessivamente. Nel tempo possono consumarsi e il campo magnetico può diminuire. Il campo magnetico che produce è fisso, non può essere variato, perciò non è utile per chi necessita di un campo magnetico variabile.

Vantaggi e svantaggi degli elettromagneti

I vantaggi di questi magneti consistono nel poter lavorare a temperature più elevate rispetto ai magneti permanenti e, soprattutto, permettono al campo magnetico di variare con l'aumento della corrente. Questo può essere fatto facilmente e consente al campo magnetico di cambiare in un periodo di tempo.

Al contrario, per raggiungere il livello desiderato, è necessario utilizzare una grande quantità di avvolgimento in rame, il che rende quasi impossibile l'utilizzo per quei dispositivi dove non c'è abbastanza spazio. L'applicazione di una corrente elettrica troppo elevata può generare un corto circuito che lascia inoperante l'elettromagnete.

In IMA offriamo ai nostri clienti diversi tipi di magneti; al neodimio, ferrite, samario, alnico o plastica, ma anche alcuni modelli di elettromagneti, come; elettromagneti circolari, rettangolari e di azionamento. Sul nostro sito si possono trovare tutte le caratteristiche e le condizioni, in modo da poter scegliere quello più adatto alle esigenze. Per altri dubbi o domande contattaci, saremo felici di aiutarti.

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